In May 2020, Paolo di Stefano interviewed Teodolinda Barolini for the Corriere della Sera, on how and why to read Dante in the 21st century. Below, an excerpt from the interview, which can be read in full here:
Corriere: “Secondo lei quale aspetto di Dante può affascinare di più un lettore giovane del nostro tempo?”
Barolini: “Il fatto che Dante è un uomo che ha voglia di capire, come Ulisse. Mentre Virgilio nel II libro dell’Eneide squalifica Ulisse come fraudolento, Dante trova il lato positivo di Ulisse in Orazio e soprattutto in quella bellissima espressione di Cicerone che, nel De finibus, definisce la sua discendi cupiditas. Il Convivio comincia con la frase di Aristotele: ‘Tutti li uomini naturalmente desiderano di sapere.’ Ecco, è la brama di sapere il vero motore di Dante.”
Corriere: “Come leggere Dante a scuola?”
Barolini: “Il modo più utile è prendere il testo alla lettera. Basterebbe far leggere ai ragazzi il racconto, avendo fiducia nella narratività della Commedia. Io mi dispero quando arrivo a Petrarca per far capire ai giovani quanto siano squisite quelle poesie, questo sì è un problema. Ma non ci si può disperare di fronte alla Commedia che è un grande motore narrativo che trascina tutti con sé.” — “Dante, un ribelle. Ora leggiamolo.” Interview of Teodolinda Barolini by Paolo di Stefano. Corriere della Sera (May 31, 2020)