“In collaborazione con Kooness.com e Arte Generali, ‘L’amor che move il sole e l’altre stelle’ è la grande mostra pubblica disseminata nel Parco di CityLife. Organizzata nell’ambito delle celebrazioni dantesche, gli artisti presenti si sono confrontati con i temi di esilito, invenzione e linguaggio.
“A fare da cappello introduttivo alla mostra un elemento surreale: una pensilina (opera di Michela Lucenti, Fermata Tre Colori) installata all’interno del parco, sul bordo di un sentiero interno, che segna la linea 33 in “Piazza Tre Colori”: in realtà nessun autobus passerà mai da quella fermata, che assolve invece alla funzione di mappa in cui trovare i riferimenti alle opere disseminate nel verde di CityLife. Si tratta di lavori accomunati dalle stesse tematiche ma sviluppati attraverso l’impiego dei più disparati materiali, tecniche e esiti creativi: dall’opera sonora di Roberto Cacciapaglia, Cammino stellare, a quella interattiva di Matteo Vettorello, Sintonizzatore di decongestione ambientale, dalla fotografia Beatrice e il Poeta di Giovanni Gastel al noto Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. Il riflesso aureo è al centro delle opere di Alice Ronchi, con SOLE/SUN e quella di Marco Nereo Rotelli, Il Sole e le altre “Stelle”; lo sguardo è il filo conduttore dell’opera di Alice Padovani (Lo sguardo sospeso/The suspense gaze) mentre la trascendenza lo è in Drop the body, di Patrick Tuttofuoco. Infine, il Paradiso dantesco è evocato da Silt Prophecy di Lucia Cristiani, che rappresenta un fondale argenteo in cui scorre un flusso d’acqua (realizzato in stagno), e Paradisi di Velasco Vitali, trentatré uccelli in bronzo patinato i quali posano sui rami di trentatré alberi piantati nel prato di CityLife.”[. . .] –Giulia Ronchi, Artribune, March 29, 2021 (retrieved April 12, 2022)