Patrizia Tamà’s La Quarta Cantica (Mondadori, 2010), the first of a trilogy featuring a protagonist named Beatrice Maureeno, is a historical crime thriller with a Dantesque premise: it pivots on the existence of a previously undiscovered, mysterious fourth canticle.
“Una giovane donna si aggira in stato confusionale per la stazione di Firenze. Non ricorda più nulla: chi è, come si chiama, perché è lì. Eppure non è una vagabonda qualsiasi. Lo intuisce il misterioso clochard che la soccorre. E se ne rendono subito conto i medici dell’Ospedale di Santa Maria Nuova, dove viene ricoverata. Grazie alle cure di un medico che pareva aspettarla come un dono, comincerà presto a dissolversi la nebbia che le riempie la mente e lei vedrà a poco a poco riemergere se stessa, l’identità che credeva perduta. Scoprirà così di essere una studiosa di materie dantesche, inglese ma di origini italiane, giunta a Firenze sulle tracce di un segreto antico, che da settecento anni scorre nell’ombra come un fiume sotterraneo. Ricorderà di chiamarsi Beatrice. Ma le sue sono ricerche pericolose, conducono in Germania, in Turchia, e possono costare la vita, perché non è la sola a dare la caccia a una verità dirompente. [. . .] Davvero il Sommo Dante concepì una Quarta Cantica? E di che cosa si tratta? Davvero la occultò perché fosse consegnata ai posteri in un’epoca finalmente pronta alle sue rivelazioni?” — Google Books
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